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LA NOTTE

Un’immersione incantata nel labirinto dei ricordi e dei sogni del poeta errante Dino Campana. Un un viaggio mistico attraverso l’oscurità e la solitudine, in un’esperienza che trasforma lo spettatore in un viaggiatore dello spirito

una performance sonora e visiva tratta da I Canti Orfici di Dino Campana
un progetto di Massimiliano Bressan e Lorenzo Bartoli
voce Lorenzo Bartoli
musiche originali e progetto sonoro Massimiliano Bressan
visual Manuela Savioli con la collaborazione di Donato Canosa
disegno luci e scena Davide Rigodanza
esecuzione partitura vocale Caterina Sandri
con la partecipazione di Camilla Sandri
produzione A.M.A. Factory
con il sostegno di Officine Caos / Officine per lo spettacolo, Accademia dei Folli Teatro Studio, Bunker db Sound
residenza Officine Caos / Residenza Arte Transitiva
con il patrocinio del Centro Studi Campaniani di Marradi (FI)

a proposito dello spettacolo

Dino Campana nasce nel 1885 e muore nel 1932 dopo essere stato internato per lungo tempo in un ospedale psichiatrico. E’ autore di un solo libro, andato perduto dagli intellettuali a cui l’aveva affidato e che riscrive ossessivamente a memoria. La Notte, da cui prende il titolo lo spettacolo, è la prosa poetica che apre i Canti Orfici. Il testo, intriso di simbolismo e suggestione, esplora temi senza tempo legati all’oscurità, alla solitudine e alla ricerca di significato nell’esistenza, attraverso una struttura narrativa che ricorda il montaggio cinematografico.

Nel manoscritto campaniano la prima composizione appare con il titolo Cinematografia sentimentale. Ecco che la dimensione tempo nel suo testo risente dell’interesse per il cinema agli albori della sua storia e dell’esperienza emozionante del cinematografo. Lo spettacolo rende omaggio proprio ad un capitolo del proto-cinema, recuperandone l’iconografia poco conosciuta e giocando con la tessitura a tratti spezzata del tempo.

In scena un tulle nero è tela su cui si dispiegano panorami spettrali. Lo spettatore si trova di fronte a una sorta di lanterna magica. L’attore all’interno di essa è il Poeta errante, il suono invade lo spazio, la parola si fonde con le visioni ad accompagnare lo spettatore verso un altro modo di sentire inconscio e dissociato. La voce è un sussurro all’orecchio della coscienza, il canto è la Lei del poeta, di volta in volta donna, notte, poesia.

NOTE DI REGIA - Lorenzo Bartoli

NOTE DI REGIA - Lorenzo Bartoli

«Con il nostro lavoro esploriamo il labirinto della sua mente tra ricordi e visioni, in un fluire incessante di esperienze vissute e di sogni. La lingua di Campana ci incanta, le sue parole sembrano formule magiche che conducono nelle stanze della memoria. Il ricordo è un’esperienza spirituale, un viaggio mistico che il Poeta errante compie dentro al suo orizzonte, in un movimento circolare e ripetitivo.

Questo testo letterario, non scritto per il teatro, ha una forza dirompente. Lo abbiamo voluto portare in scena nella sua interezza, cercando di far suonare e risuonare le parole cui l’autore affida la trasfigurazione del suo vissuto. Era nostro desiderio creare un incontro fisico tra le immagini che lui evoca e lo spettatore. Il percorso ci ha portati attraverso un lavoro di scavo, scomposizione, ricerca prima sonora, musicale e poi visiva, fino alla produzione di un flusso che si espande nello spazio, nell’intento di favorire l’abbandono a un’esperienza immersiva.»

trailer

tournée

27-28 aprile 2024 – spazio Pappagalli in trappola – Torino

7 maggio 2024 – Magazzino sul Po – Torino